In Sudafrica, la fauna selvatica è la fonte principale di turismo e questo perché i visitatori preferiscono i luoghi in cui hanno ancora la possibilità di entrare in contatto con la natura incontaminata. Ma cosa bisogna conoscere prima di partire per questo viaggio?
Informazioni generali
Cocktail geografico e culturale, con nove province, tre capitali e undici lingue, il Sudafrica unisce differenze culturali, tribali ed etniche, ospitando al suo interno addirittura due stati indipendenti; bagnato a est dall’Oceano Indiano e a ovest dall’Oceano Atlantico, questo territorio è attraversato da diverse fasce climatiche: da quelle più fredde e umide, che favoriscono la vita dei pinguini, a quelle più calde e aride, con stagioni che sono invertite rispetto a quelle della nostra penisola.
In che periodo visitare il Sudafrica? Per godersi appieno il safari, il periodo migliore per osservare gli animali è l’inverno, in quanto scarsità della vegetazione e giornate limpide e secche ne rendono più facile l’avvistamento, ma per un bagno in mare e per visitare spiagge sconfinate allora è preferibile viaggiare d’estate.
Per accedere a questo territorio, i cittadini italiani non hanno bisogno di un visto di ingresso (per un soggiorno di massimo 3 mesi), in quanto basta esibire il passaporto in corso di validità oltre la data di rientro.
Cosa indossare
Leggerezza e sportività sono le parole chiave per un abbigliamento estivo e adeguato, mentre in inverno basta indossare giacconi di medio peso e golf, specialmente la sera: durante la notte, però, è necessario avere pantaloni e maglie a maniche lunghe, così da proteggersi dalle punture di zanzara.
Per i safari nelle riserve e nei parchi, invece, è opportuno un abbigliamento comodo con colori neutri, così da adattarsi all’ambiente, ma fondamentali sono le calzature, necessariamente comode e pratiche: sì a scarponcini da trekking per le passeggiate nel bush e da lasciare a casa sandali e scarpe aperte.
I cibi: cucina tipica
Con parola d’ordine “mosaico”, la cucina sudafricana nasce dalle influenze delle varie popolazioni che vivono all’interno del suo territorio: gli oceani offrono pesce fresco, mentre pollo, agnello e maiale sono protagonisti delle ricette locali.
Particolarmente apprezzati anche albicocche secche e krummelpap, quindi polenta di granturco, senza dimenticare il saporito bobotie, un piatto speziato a base di curry malese, frutta e carne, o il billtong, fatto di carne di struzzo, impala, bufalo o antilope e servito come accompagnamento all’aperitivo.
È molto popolare anche il braai, il barbecue di manzo, montone o agnello, cibo utilizzato come momento di incontro e socializzazione; come accompagnamento, in Sudafrica si utilizza pane di granturco, pane dolce o da frittelle di zucca, mentre da bere largo spazio al rinomato vino sudafricano, prodotto proveniente dai vigneti del Western Cape e delle Winelands.
Le tradizioni
All’interno dei mercatini dell’artigianato sudafricani, invece, si possono trovare gli oggetti più diversi: da collane di perline, tessuti shweshwe, oggetti in cuoio e terracotta, passando anche per cestini portafrutta realizzati in fil di ferro colorato, fino ad arrivare a maschere e statuine in legno.
E tu cosa scegli? Safari o mare? Preparati a partire per quest’avventura!