Leggendo le opere di grande successo dei poeti italiani ci siamo sempre chiesti quali fossero i luoghi che hanno ispirato questi capolavori della letteratura che ancora oggi rimangono impressi nella memoria di ogni italiano. Come dimenticarsi dell’ermo colle di Leopardi o della Firenze che fu tanto amata da Dante, gli scenari liguri raccontati da Montale in Ossi di Seppia o la magnificenza del Lago di Garda nel pensiero di D’Annunzio. Tutti questi borghi con il loro indimenticabili paesaggi rimangono nella memoria di ognuno di noi grazie all’opera di molti artisti che ne hanno saputo cogliere la bellezza e il fascino.
La suggestiva Firenze di Dante
Firenze è la città che ha dato i natali al Sommo Poeta Dante Alighieri, da sempre profondamente legato alla sua città.
Sono passati secoli dalla Firenze che Dante conosceva e molte cose sono cambiate: egli non conobbe mai il Campanile di Giotto, la Cupola di Brunelleschi o Palazzo Vecchio. Ma, nonostante ciò, è possibile ancora oggi vedere molti dei luoghi che hanno ispirato l’opera di Dante, rimasti intatti nel tempo. Cominciando dalla Casa di Dante nel Quartiere Dantesco, un’area dalla caratteristiche architettoniche che rispecchiano perfettamente l’architettura tipica trecentesca, proseguendo verso Santa Maria dei Cerchi, la chiesa in cui Dante incontrava spesso la sua musa Beatrice. Passando per la Piazza del Duomo oggi molto diversa da quella che conobbe Dante, che non vide mai il fiore all’occhiello della Firenze di odierna: la Basilica di Santa Maria del Fiore. Da lui conosciuta come la Cattedrale di Santa Reparata, molto più piccola e meno monumentale.
Il borgo di Recanati e il Colle dell’Infinito di Leopardi
Tra gli innumerevoli tesori delle Marche troviamo il borgo di Recanati, reso famoso dal suo più illustre cittadino Giacomo Leopardi. Celebri sono i suoi versi:
‘Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.’
Leopardi parla dalla sua casa oggi Palazzo Leopardi, uno dei luoghi imperdibili se ci si vuole immergere nella vita del poeta. Al suo interno si potranno visitare la biblioteca e camminare per gli studi in cui egli compì lo ‘studio matto e disperatissimo’ della sua età giovanile. La sua casa si affaccia sulla piazza che ispirò il Sabato del Villaggio, non lontana dalla casa della sua amata Silvia, che fu per il poeta la sua grande musa ispiratrice.
Il Lago di Garda e il Vittoriale degli Italiani di Gabriele D’Annunzio
Sulla sponda bresciana del Lago di Garda si trova l’ultima dimora di uno dei più illustri, nonché controversi, poeti italiani Gabriele D’Annunzio. A guerra conclusa il Vate si ritirò in una maestosa villa a Gardone Riviera con lo scopo di concludere il suo ultimo romanzo Il Notturno. Il suo soggiorno all’interno di questa villa-monumento durò invece fino alla sua morte, avvenuta nel 1938. Con le sue numerose stanze Il Vittoriale degli Italiani racchiude molto della personalità e della vita del poeta D’Annunzio. L’immensa quantità oggetti contenuti al suo interno sono il riflesso della paura del vuoto che pervadeva il poeta. Il gusto eclettico e stravagante di D’Annunzio traspare da ogni stanza e angolo del Vittoriale, facendolo un monumento alla vita e allo stile di Gabriele D’Annunzio.
La meraviglia delle Cinque Terre di Montale
I piccoli borghi di Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore affacciati sul Mar Ligure sono stati i luoghi di molti degli scritti dei Montale. Questi stessi luoghi e i loro un paesaggi sono da sempre presenti nella sua lirica così come nella sua stessa memoria. Nulla come la poesia di Montale ci ha fatto pensare intensamente allo sciabordio delle onde e all’odore intenso dei limoni. Monterosso, in particolare, è il vero scrigno della poesia montanina, perfettamente descritta ne I Limoni