L’estate è ormai conclusa da un po’ ma non per questo dobbiamo necessariamente smettere di viaggiare. Un viaggio può cominciare anche tra le pagine di un buon libro ed è proprio mentre ci destreggiamo tra le parole scritte da altri che spesso troviamo l’ispirazione per un nuovo viaggio. Forse le sensazioni non saranno le stesse ma un buon libro è capace di farci perdere tra le sue pagine come se fossimo noi stessi i protagonisti del viaggio. Proprio per questo abbiamo deciso di proporvi cinque letture imperdibili per chi non vuole mai smettere di viaggiare.
Patagonia Express di Luis Sepùlveda (1995)
La prima tappa del nostro viaggio comincia dalla Patagonia e dalle Terre del Fuoco grazie allo scrittore e giornalista Luis Sepùlveda. In questo libro lo scrittore ha raccontato la terra in cui è nato e cresciuto: il Cile. Una terra da cui lui stesso fu costretto a fuggire durante gli anni della dittatura di Pinochet. Un paese in cui lo scrittore decide di fare ritorno attraversandolo chilometro per chilometro con un taccuino in mano e tanta voglia di ritrovare la sua gente. Ed è proprio da questo viaggio alla riscoperta della sua terra che Sepùlveda raccoglie una galleria di personaggi e di storie umane espressione del volto più puro del Cile. Tutte queste storie aiutano Sepùlveda a narrare il mito della Patagonia, della Terra del Fuoco, tappa ultima di un viaggio ai confini del mondo.
Viaggio in Portogallo di José Saramago (1981)
Il Premio Nobel José Saramago trasporta i suoi lettori in un magnifico viaggio nel suo natio Portogallo. Lo scrittore portoghese invita i propri lettori ad allontanarsi dagli itinerari conosciuti, perdendosi in quella che lui stesso definisce la forma più autentica di viaggio. Per Saramago perdersi, ritornare indietro e cambiare itinerario sono infatti la forma più autentica e vera del viaggiare, sono ciò che rende il viaggio attraverso i suo amato Portogallo unico. L’incontro con paesaggi e città sempre diverse, ma anche l’incontro con un intero popolo fanno dell’esperienza di viaggio una vera e propria scoperta.
Un indovino mi disse di Tiziano Terzani (1995)
Cronaca di un anno passato ad esplorare l’Asia Un indovino mi disse è il libro perfetto per chi è da sempre stato affascinato dall’Oriente e alla sua cultura. Il Viaggio dello scrittore e giornalista Terzani parte dalla profezia di un indovino cinese che in uno dei suoi precedenti viaggi gli aveva predetto che avrebbe rischiato la vita a causa di un volo aereo nel ’93. Deciso ad evitare in ogni modo che la profezia si realizzi per un anno Terzani decide di spostarsi nei suoi viaggi soltanto via terra o via mare. E’ proprio da questa impresa che nasce il racconto di dodici mesi passati ad esplorare Laos, Cambogia, Thailandia, Singapore, Cine e molte altre realtà raccontando la vita quotidiana di chi in questi paesi è sempre vissuto, la loro cultura e le leggende racchiuse in luoghi magnifici ma, soprattutto, umani.
Nelle terre estreme di John Krakauer (1996)
Diventato famoso per l’omonimo film diretto da Sean Penn Nelle terre estreme narra la storia del giovane Christopher Johnson McCandless che, spinto dalla volontà di allontanarsi dal mondo della borghesia americana di cui faceva tristemente parte, Christopher intraprende un viaggio alla scoperta degli Stati Occidentali degli Stati Uniti. La meta del suo viaggio? Le immense terre dell’Alaska. Qui Chris riscopre sé stesso e la natura che lo circonda, comprendendo che la vera felicità risiede nella piena condivisione e nell’incontro con l’altro. Dal diario scritto dallo stesso Christopher, Krakauer ha ricostruito il suo viaggio nelle terre selvagge e racchiuso i pensieri più intimi e privati del giovane in uno dei libri più emozionanti e rappresentativi che raccontano quanto un viaggio sia in grado di cambiati interiormente.
In un paese bruciato dal sole. L’Australia di Bill Bryson (2000)
Il giornalista Bill Bryson racconta attraverso le pagine del suo libro un viaggio avventuroso ma anche atipico nelle stupefacenti terre australiane. Sfatando il mito di un paese da sempre visto come coperto da deserti e popolato da ogni specie animale, Bryson racconta un’Australia ben diversa. Percorrendo migliaia di chilometri lo scrittore porta il lettore per le metropoli più famose raccontandoci anche della loro origine. Dagli aborigeni passando per i primi coloni britannici che dell’isola ne fecero una prigione arrivando fino all’Australia che oggi conosciamo. Attraverso le pagine del libro viene raccontato un paese che va oltre la sua maestosa natura, oltre i magnifici esemplari che lo abitano, inoltrandoci nella cultura più vera e sincera delle persone che lo abitano.